Si è concluso il primo giorno di consultazioni al Quirinale. Avanza l’alleanza M5s-PD ma Mattarella non esclude un ritorno al voto.
ROMA – Si è concluso il primo giorno di consultazioni al Quirinale. Un mercoledì di ‘transizione‘ visto che nessuno dei grandi partiti è salito al Colle per parlare con il presidente Mattarella. Il Capo dello Stato ha ricevuto i presidenti di Camera e Senato più i partiti autonomi, i gruppi misti e Leu.
Avanza l’ipotesi M5s-PD
Al termine di questa lunga giornata l’ipotesi di un’alleanza tra M5s e PD sembra prendere sempre più forma. Le Autonomie hanno dato il proprio assenso a questo Governo giallo-rosso. Verso il sì anche i Gruppi Misti di Camera e Senato e Leu anche se prima – come sottolineato dalla De Petris e dalla Bonino – bisogna sedersi ad un tavolo e discutere.
Gli esponenti di questi partiti hanno confermato anche al momento non ci sono stati contatti. L’unico a differenziarsi è stato Maurizio Lupi che ha confermato di aver consigliato al presidente Mattarella di ritornare alle urne perché al momento l’unica maggioranza possibile è quella di Centrodestra.
Le due strade di Mattarella
A fine giornata iniziano ad uscire anche le prime indiscrezioni dei colloqui avvenuti al Quirinale. Il presidente Mattarella non dovrebbe affidare un mandato esplorativo ma chiede un governo di larga base e di lunga durata. Il Capo dello Stato ha confermato il suo no ad un breve esecutivo per superare gli scogli più immediati e poi tornare al voto.
Non è esclusa, quindi, l’ipotesi di un ritorno alle urne. La giornata di domani con i partiti più importanti al Colle potrebbe essere fondamentale. Le strade seguite dal Colle sono due: una nuova maggioranza firmata M5s e Partito Democratico oppure il voto. Poche chance per il premier Conte visto che c’è voglia di discontinuità dal passato.
fonte foto copertina https://twitter.com/Quirinale